Tipo |
Mulino |
Provincia |
Ferrara (FE) |
Comune |
Voghiera |
Ubicazione/Indirizzo |
Via L. Mangarini |
Proprietà |
privata |
Tecniche costruttive/Materiale |
laterizi legati con malta |
Dimensioni |
planimetria attuale di m 16,75x20,50 |
Datazione |
XVI secolo |
Descrizione
La Delizia del Belriguardo a Voghiera fu fondata da Nicolò III d'Este nel 1435, come residenza estiva di svago e divertimenti. Per contribuire all'approvvigionamento delle enormi esigenze alimentari della reggia - sede di continui ricevimenti e banchetti - nel 1564 si decise di costruire due mulini posti alle estremità della peschiera, il lunghissimo lago artificiale che si estendeva un tempo davanti alla facciata principale del palazzo.
Oggi è rimasto solo il mulino ubicato nel lato Sud della peschiera, seppur profondamente modificato poiché adibito ad abitazione privata. Da una planimetria generale della fine del XVI secolo si vede dettagliatamente la parte relativa al mulino superstite: l'acqua del fiume Sandalo entrava da Nord nel bacino idrico separato dalla peschiera e qui si separava in due canali divisi da banchine per poi entrare nei due ambienti voltati posti al pianterreno e che ospitavano ognuno probabilmente una ruota verticale del tipo "per di sotto" - non più conservata - con le pale colpite dall'acqua nella loro parte inferiore.
si trovavano probabilmente in un ambiente soppalcato a cui era possibile accedere tramite quattro scalinate poste sulla facciata Nord del mulino: è inoltre ipotizzabile che agli ingranaggi dei mulini fossero collegati gli impianti idraulici per il funzionamento delle fontane e dei giochi d'acqua dei grandi giardini interni.
Notizie storiche
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La Delizia del Belriguardo si estendeva per circa 40 ettari ed era circondata per tre lati da un fossato e sul quarto dalla grande peschiera navigabile. Dietro i palazzi residenziali si estendeva un vastissimo giardino all'italiana con giochi d'acqua e fontane. I giardini inoltre - di cui rimangono labili tracce visibili nelle foto aeree - ospitavano piantagioni di aranci e limoni. La Delizia del Belriguardo è oggi anche sede del Museo Archeologico Civico di Voghiera.
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Fig. 1 Carta corografica dello stato estense, disegnata da Marco Antonio Pasi. Si noti la grande peschiera con ai lati i due mulini: il maggiore dei due è l'unico superstite (Archivio di Stato di Modena, Mappario Estense, Grandi Mappe n.7; riproduzione contenuta in Pasi 1571, p. 182)
Fig. 2 Particolare della Planimetria di Belriguardo di fine XVI secolo con al centro il mulino limitrofo al settore meridionale della peschiera. In evidenza la chiusa che portava l'acqua del fiume Sandalo a due canali separati da banchine e che finiva in due ambienti voltati posti al pianterreno. In seguito l'acqua usciva, dopo aver mosso le ruote verticali, in un unico bacino di raccolta per poi proseguire. Al centro della planimetria si vedono le quattro scale che permettevano di raggiungere le macine poste in un piano soppalcato. In basso a sinistra si vede l'ambiente adibito a magazzino, ora non più presente (Archivio di Stato di Modena, Mappario Estense, Fabbriche 91/7. Foto S. Mini)
Fig. 3 Voghiera (FE), Mulino della Delizia del Belriguardo: aspetto attuale del mulino con, in primo piano, una parte dell'antica peschiera ormai colmata (foto S. Mini)
Fig. 4 Voghiera (FE), Delizia del Belriguardo: la facciata principale con, al centro, i resti della grande torre sulla cui terrazza i Duchi Estensi ammiravano gli spettacoli offerti nella peschiera. In origine la torre era alta più del doppio (foto S. Mini)
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